1877 |
Nasce il 7 aprile a Sant'Andrea di Conza da padre cantoniere statale e da madre casalinga - ricamatrice. |
1882 |
Inizia le scuole elementari e prosegue fino alla quarta classe. |
1887 |
A 10 anni viene mandato a Pescopagano (Potenza) per imparare il mestiere di falegname presso la bottega artigiana di parenti. |
1892 |
Quindicenne, affronta Napoli per perfezionarsi intagliatore - ebanista. Si distingue e diviene "capo" del laboratorio con 20 operai. |
1895 |
Ritorna a Sant'Andrea e comincia a lavorare in proprio: molte commissioni e pochi vantaggi economici. |
1898 |
Espatrio interno: S. Paolo di Civitate e S. Severo, in provincia di Foggia. Poca fortuna col lavoro, molta ... in amore: sposa la sanseverese "cara e buona Saveria, l'unico ma splendido fiore sbocciato sull'aspro cammino della sua giovinezza" (Cfr. F. Pallante, Autobiografia, Napoli, 1949, p. 30). |
1902 |
Parte per l'America con la consorte. Incomincia a lavorare come facchino nella stazione ferroviaria di Long Island. Altri mestieri per sbarcare il lunario. Decide di andare a lavorare dove si fabbricano casse da morto. Frequenta una scuola per imparare la lingua inglese. Anche la moglie lavora, e guadagna. Primi risparmi. Un incendio distrugge la fabbrica: di nuovo senza lavoro. Acquista una casetta ad Astoria, vicino New York, e vi si trasferisce, impiantando una fabbrichetta "casareccia" per casse da morto, che di notte cerca di vendere. |
1918 |
Anche in America, come in Europa, la febbre spagnola miete vittime incalcolabili. E' una ... fortuna, per lui: vende alcune migliaia di casse nel giro di due settimane ed acquista un palazzo. |
1919 |
Acquista ancora un altro palazzo, e poi altri tre. |
1922 |
Costruisce, contemporaneamente, cinque palazzi e si fabbrica la sua abitazione con una fattoria di quattro piani. |
1926 |
I finanzieri di Astoria lo invitano a far parte della THE LONG ISLAND NATIONAL BANK e lo nominano Vice Presidente. Torna in Italia e dona al paese natio una ricchissima biblioteca, per dare ai suoi "compaesani desiderosi di apprendere il mezzo per procurarsi quel preziosissimo strumento di lotta e di vittoria che è l'istruzione" (cfr. op. c., pag. 38). |
1926 |
Ritorna in America in settembre e "firma" sui biglietti da 10 e 20 dollari emessi dalla Banca di cui è Vice Presidente. |
1927 |
Con un gruppo di uomini d'affari italiani costituisce la "CAMERA DI COMMERCIO" di QUEENS e, plebiscitariamente, è eletto Presidente. Riattraversa l'Atlantico per visitare le principali capitali d'Europa con le figlie Lina e Aurora e la "cara Saveria". A Roma, il 25 luglio 1927, Benito Mussolini lo riceve in udienza e sulla foto-ricordo scrive: "A Francesco Pallante, grande e autentico self-made man". Anche il Ministro della P. I. Pietro Fedele lo riceve e gli dona un ritratto con dedica autografa. |
1928 |
Lavora e dà lavoro. Si occupa di direzione di affari bancari. |
1935 |
Viene a Montecatini per la cura delle acque e, a Firenze, è insignito della Commenda dell'ordine cavalleresco della S. Mercede. |
1938 |
Non accetta l'invito della direzione del PARKWAY OSPITAL di New York, ospedale al quale dona, nel 1944, l'arredamento di gran lusso di un'intera sala. Il genero, giudice Mario Chiariello presiede la cerimonia dell'inaugurazione. |
1949 |
La guerra è finita e vuole rivedere la sua martoriata Italia. A Sant'Andrea, paese del suo gran cuore, è munifico con Enti (Seminario, Asilo Infantile, Società Operaia, che lo nomina socio Onorario Insigne Benefattore) e con bisognosi ex-concittadini. Sua Santità, Pio XII lo riceve in udienza particolare e s'interessa al racconto delle sue umili origini e dell'opera di misericordia di ... seppellire i morti. L'on. Tupini, Ministro dei Lavori Pubblici, nel colloquio con l'"homo faber suae fortunae" ha parole di ammirazione e ascolta la "raccomandazione" per i lavori pubblici di S. Andrea di Conza. |
1958 |
Ultima visita all'Italia. A S. Andrea è accolto trionfalmente per l'inaugurazione, alla presenza di tutte le Autorità della Provincia di Avellino, della nuova Sede Municipale, fatta costruire a sue spese e donata, col giardino antistante, al Comune, che gli esprime la gratitudine con la scoperta di un pregevole busto. |
1962 |
Compianto per la sua operosità, per la sua tenacia, per la sua filantropia, Francesco Pallante chiude la sua intensa e fortunata giornata terrena in Astoria (USA) il 19-2, all'età di 85 anni, tutti spesi all'insegna della bella sentenza virgiliana: "Una fatica tenace supera tutte le difficoltà" (Labor omnia vincit improbus). |