NOTE BIOGRAFICHE(1)
Giuseppe Bellino
"Fra gli uomini più illustri del nostro paese si colloca la figura del Rev. Prof. Giuseppe Bellino. Egli nacque in S. Andrea di Conza il 7 dicembre 1875. Seguì i primi studi nel paese natìo, nel liceo-ginnasio del Seminario Metropolitano, che fino a pochi anni fa è stato importante centro di studi e di cultura. Si trasferì più tardi nell'Ateneo della Badia di Cava de' Tirreni, dove continuò il liceo e si istruì in teologia, fino alla soglia del sacerdozio. Divenuto sacerdote, esercitò la sua missione come Vice Parroco di S. Andrea di Conza, insegnando anche come professore di lettere antiche e moderne nello stesso Seminario che lo aveva ospitato da fanciullo. I suoi alunni, di cui alcuni ancora viventi, serbano di lui un ricordo affettuoso e una stima indicibile per il suo metodo di insegnamento e soprattutto per la sua vasta cultura. Più tardi lasciò, per ragioni superiori, l'Arcipretura e lo stesso Seminario, e si stabilì a Napoli, dove continuò la sua opera di religioso e di professore. Si distinse come oratore e perciò fece vari panegirici e discorsi a sfondo etico-religioso, nei piccoli e grandi centri dell'Italia Meridionale. Tra i suoi panegirici si ricordano quelli dell'Immacolata Concezione, nel 1906, di S. Lucia, di S. felicita, di S. Gerardo. Dimostrò la sua bravura di oratore anche negli Stati Uniti d'America, dove parlò agli americani in occasione dell'inaugurazione del monumento a Cristoforo colombo, eretto a New York.
Essendo profondo conoscitore delle Sacre Scritture, del Vecchio e del Nuovo Testamento, scrisse diverse opere teologiche; fra queste ricordiamo: "Gesù Cristo nelle Sacre Scritture e nei Santi Padri e Dottori", grandiosa opera in nove volumi di ottomilaquattrocentosettanta pagine, pubblicata dalla Casa Editrice U.T.E.T., e dalla Casa Giannini di Napoli. Quest'opera fu esaltata da molti Pontefici e prelati, in particolare dai Papi Pio X e Benedetto XV. Quest'ultimo, dopo la pubblicazione di questa grande opera, gli scrisse una lettera, di cui riportiamo uno stralcio: "Diletto figlio, salute ed Apostolica Benedizione. Dono ben gradito ci hai fatto coll'offrirci la tua opera intitolata "Gesù Cristo nelle Sacre Scritture e nei SS. Padri e Dottori" e in esso abbiamo non solamente avuto cari gli offici della tua pietà verso di Noi, ma ammirato altresì i non scarsi frutti di un diuturno lavoro. Ed invero vi abbiamo trovati raccolti e con saggio criterio ordinato i punti principali della Dottrina Cattolica, e godiamo assai che tu abbia condotto a termine un'opera così pregevole per Noi in modo da raggiungere il fine che ti eri proposto; ed infatti chiunque attenda seriamente alla lettura dei tuoi volumi, vedrà in così piena luce pararsi dinanzi alla sua mente le parole tutte ed i singoli fatti della vita del Salvatore Divino,da te opportunamente lumeggiati col pensiero di tanti Padri e Dottori della Chiesa... V'è dunque per Noi ben ragione di congratularci di cuore con te, Diletto figlio, e di rispondere ai tuoi affettuosi offici con la testimonianza della nostra benevolenza... Dato a Roma, presso S. Pietro, addì XXIII Marzo MCMXV Anno I del Nostro pontificato - Benedictus P.P.XV".
Tra le sue opere minori ricordiamo: "Charitas" (1916), "Vita di Gesù Cristo secondo l'armonia degli Evangelisti" (1920), "Lettera di S. Giovanni ai Parti, commentata da S. Agostino", con autografo di Sua santità Benedetto XV.
Morì a Napoli il venerdì santo del 1937, all'età di 62 anni, lasciando un grande vuoto in quelli che ebbero il privilegio di averlo come Maestro e in quelli che potettero apprezzare le sue opere."
Michelina D'Angola
Anna Iannicelli
Classe 2^ A
(1) - Tratte dal n. 2 de "la fonte" (periodico della Scuola Media "M. Solimene" di S. Andrea di Conza) - Anno scolastico 1976 - 1977.