... in pietra del Purgatorio
Probabilmente esistente fin da epoche remote, per l'importante significato simbolico che le veniva attribuito, fu risistemata nel 1741 (come si deduce da una delle iscrizioni presenti su di essa(1)) dove si trova attualmente ossia al centro del quartiere Purgatorio, proprio sulla biforcazione della strada principale di uscita dal paese verso Conza e verso Andretta.
Ad essa Luigi Limongelli volle dedicare i seguenti versi nel 1971, ancora tanto attuali:
CROCE DEL MIO PAESE
Tempo che fu! Lontano, eppur del secolo
mio che va e della mia devota gente,
buona e serena.
Non fu quel tempo simile al presente,
miserabile, vile e prepotente.
Croce, Croce modesta del mio paese,
oh come ti rivedo volentieri
sul luogo stesso,
dove il popolo saggio ti volle ieri,
fra contadini, pastori ed artieri!
Croce, il lontano passato era d'oro;
di piombo quello d'oggi, un vasto inferno!
Su questa Terra,
la Nazione sopporta il malgoverno
coi neri in casa e i rossi dall'esterno,
tutti nemici Tuoi, assai più feroci
di quelli che sul Golgota - col fiele,
con lancia e chiodi -
Ti ferirono a morte. Fu crudele
martirio della plebaglia infedele.
Ed anche allora era oro luccicante,
o Croce santa. Allunga il guardo intorno,
vedrai la piaga
sociale, che s'ingrossa giorno a giorno
sul mondo nostro, immenso come un forno,
dove la corruzione non ha fine
dove le donne - sia mamma, sia figlia
sia pure amante -
tradotte vengono nella fanchiglia
del disonore e niuno muove ciglia...
non il marito, non il padre hanno
amore e dignità, perché affamati
solo di rubli,
che - qui - dal Volga -
vengon proiettati
a satollar lenoni ed evirati.
Guarda, guarda, Gesù. Vedrai milioni
di vipere e serpenti velenosi
in un groviglio,
mordendosi a vicenda. Criminosi
son gl'ltaliani d'oggi ed incestuosi.
Croce mia santa, è forse il popol nostro
quello stesso intristito di Mosè
- dall'Alpi all'Etna -
che il Padre Tuo gli consegnò, perché
dei vizi io pulisse fino al pié?
L'Italia che fu sempre una robusta
quercia verde e con rami frastagliati,
ora è l'ombra sua.
Gli uomini buoni sono tribolati
e i figli son già tutti avvelenati
di peccati volgari; son ribelli
alle virtù familiari. Le madri
non han poteri
sulle creature giovani, ed i padri
meno che meno sui bimbetti ladri.
Seppellita è l'Italia del Capponi,
che ordinò di suonare le campane
ai fiorentini
per inchiodar nel D'Angiò le marrane
pretese, che esigevan l'armi e il pane.
L'Italia vera, quella degli Arditi
quella dei Valorosi e Temerari,
la fiera Italia
dai mille e mille baldi Missionari
s'è piegata dinnanzi ai falsi altari.
Croce del mio paese, salva, salva,
salva per sempre chi ebbe la corona
di gran Regina
nei secoli, e fu vistosa matrona
nei mondo, venerata come Icona.
Colpisci a morte chi fomenta i vizi,
brucia i nemici neri e traditori,
fulmina i rossi,
incenerisci i Tuoi diffamatori,
tutti i malvagi di...
dentro e di fuori.
LUIGI LIMONGELLI
Anno Domini MCMLXXI
Sulla faccia rivolta ad Ovest
è riportata la seguente epigrafe:
CAROLO
BORBONE
DEI GRATIA
REGE
M.s SINDICUS
GUILIELMs
JANNICIELLO
FIERI
CURAVIT
A.D.
MDCCXLI
O BONACRUX
DIU
DESIDERATA
SECURUS
ET GAUDENS
VENIO AD TE
S. ANDREAS
APOSTOLUS
Sulla faccia rivolta a Nord:
O CRUX
VENERABILIS
QUE SALUTE (m)
ATTULISTI
MISERIS