... qualche anno fa
Nell'approssimarsi del 25 aprile, non sappiamo se soffermarci di più sull'anniversario della liberazione o sulla Festa dell'Incoronata, che ricade proprio nell'ultimo sabato di aprile, anche se quest'anno, per la prima volta, a nostra memoria, non si terrà, e coincide quindi con l'anniversario suddetto. Su questo non ci siamo mai interessati per cui riteniamo più opportuno riproporre la pagina seguente, che ricorda la "Fiera dell'Incoronata" come la si viveva una volta, ma almeno dobbiamo ricordare il 25 aprile come una data in cui ci siamo liberati dei regimi più assurdi che possiamo aver concepito ed anche perché ci ricorda l'attuale nemico che ci opprime e del quale speriamo di liberarci presto, magari domani stesso.
Vogliamo ricordare la festa dell'Incoronata che ricorre l'ultimo sabato di ...
... aprile (quest'anno il 25) con qualche vecchia foto che ci è sembrata piuttosto interessante.
Le foto di questa pagina furono scattate agli inizi degli anni settanta del secolo scorso e a quei tempi questa ricorrenza si poteva chiamare così perché era propriamente una "fiera", dove era possibile trovare di tutto ma caratterizzata specialmente dalla possibilità di acquistare (e vendere) animali e prodotti per l'agricoltura.
Queste foto, se osservate bene, senza soffermarsi più di tanto sulle persone ritratte, documentano infatti la presenza di mucche ed asini. Ma erano comuni, tra gli altri animali domestici, soprattutto i maiali che, acquistati in questo giorno, venivano ingrassati fino all'inverno successivo per essere macellati e fornire ogni ben di Dio.
Quando il tempo, molto spesso inclemente in questo giorno, era favorevole, la fiera riusciva meglio e le due strade principali che portano al Santuario della nostra Madonna Nera si affollavano di gente e, appunto, di animali.
Si trovavano però anche altri generi di mercanzie e persino giocattoli per i più piccoli.
Anche per la presenza di forestieri che provenivano da luoghi abbastanza lontani, non mancavano, ovviamente, punti di ristoro che offrivano cibi genuini e originali. Erano d'obbligo, ad esempio, le uova sode e il baccalà fritto.
Non era raro, peraltro, qualche discussione, se non litigi, dovuti a mancati o insufficienti pagamenti delle mercanzie, che a volte portavano a conseguenze piuttosto gravi e richiedevano l'intervento della forza pubblica o, addirittura, le cure di personale sanitario.
In genere però era un evento straordinario e, specie nei più piccoli, lasciava ricordi indelebili.